Un mese e mezzo di tempo è stato concesso dal Tar del Lazio alla pubblica amministrazione per depositare tutti gli atti che nel novembre dello scorso anno portarono, su proposta del Ministero dell’Interno Luciana Lamorgese, allo scioglimento del Consiglio comunale di Bolognetta per presunte ingerenze da parte della criminalità organizzata nei confronti dell’amministrazione locale. La decisione è contenuta in un’ordinanza istruttoria emessa e pubblicata nell’ambito di un ricorso amministrativo presentato dall’ex amministrazione cittadina.
Il Tar, premettendo che «le doglianze spiegate dai ricorrenti possono essere meglio apprezzate in sede di merito», ha osservato che «agli atti sono presenti unicamente il decreto presidenziale di scioglimento del Comune e contestuale nomina della Commissione straordinaria, unitamente alla relazione del Ministro dell’interno del 5 novembre 2021 e alla relazione della Prefettura». Da ciò il fatto che «per assicurare l’effettività del diritto di difesa dei ricorrenti, si rende necessario acquisire l’intera documentazione relativa alla procedura in esame, priva di oscuramenti e completa di tutta la documentazione alla stessa allegata, e in particolare: gli atti di nomina della Commissione di accesso; gli atti relativi all’attività compiuta dalla predetta Commissione».
Documenti, questi, che dovranno essere depositati in versione integrale e privi di omissis «fermo il rispetto delle cautele imposte dalla natura classificata del testo che l’amministrazione è tenuta ad osservare». Assegnato il termine di 45 giorni per il deposito di quanto richiesto, è stata fissata l’udienza pubblica del prossimo 9 novembre per la trattazione di merito del ricorso proposto.
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