"Una combattente nata, riusciva a trasformare tutto in positivo". Gli amici descrivono così Monia Rizzuto, l'imprenditrice della moda di Palermo, morta a 45 anni per un male che l'ha portata via in pochi mesi. Monia, con i fratelli Massimo e Roberto, era molto conosciuta nel capoluogo dove gestiva i negozi Trench di via Gaetano Data e corso Finocchiaro Aprile. Gioviale, aperta, esperta di moda, il settore in cui lavorava da sempre prima con il marchio "Il Mostro" e poi con l'altra "creatura": Trench. Aveva scoperto di essere malata da pochissimo. A gennaio i primi sintomi, poi l'intervento e nel giro di poco più di due mesi la fine. "La conoscevo da 30 anni - ricorda Fulvio Pastorella, organizzatore di eventi a Palermo e amico storico di Monia -. Una persona molto solare, sorridente, non si arrendeva mai, le piaceva aiutare la gente. Nel campo della moda era un'autorità in città. Ci mancherà moltissimo". Rizzuto, che non era sposata e non aveva figli, viveva per gli amici ed era molto conosciuta anche negli ambienti della movida. "Una donna coinvolgente, si faceva amare - la descrive un'altra amica Stefania Morici, art producer e consulente creativa che vive e lavora tra Milano e Palermo -. Una di quelle persone che hanno una fonte positiva e attirano verso di sé. Con tanta forza e tanta fragilità dava più di quanto riceveva. Molto altruista, amata da tutti. Negli ambienti della movida e della moda era molto conosciuta: amava la vita, stare con gli altri. Una personalità, un carattere, una identità da vendere". I funerali di Monia si svolgeranno mercoledì 9 marzo alle 9 nella chiesa di Santa Silvia, a Cardillo.