In primo grado c’erano state ventidue condanne per uno dei processi legati alle inchieste sugli spaccaossa, il giro di falsi incidenti e vere lesioni per le truffe alle assicurazioni. Ieri, al termine della requisitoria in appello, il procuratore generale Emanuele Ravaglioli ha chiesto la conferma di tutte le pene inflitte in primo grado (in sedici avevano impugnato la sentenza), con una sola esclusione per Patrizia Alaimo, per la quale è stata auspicata una riduzione. È stato rinviato all’8 marzo il processo davanti alla seconda sezione della Corte d’appello scaturito dall’operazione Contra Fides eseguita dalla guardia di finanza nell’aprile 2019, con le arringhe delle difese. Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Vincenzo Giannetto