Lo ha rincorso diverse volte. Ha cercato di incontrarlo anche all’aula bunker del carcere Ucciardone. Alla fine, questa mattina, Emilia Saccomando, una bambina palermitana di otto anni, è riuscita a coronare il suo sogno. Accompagnata dalla mamma, l’avvocato Monica Manzone, ha atteso che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella scendesse dall’appartamento di via Libertà a Palermo.
Così è riuscita finalmente a parlare con il capo dello Stato diventato ormai il suo «amico del cuore», tanto da tenere nella sua stanzetta un cartonato a grandezza naturale del presidente.
Poche battute scambiate davanti all’abitazione del presidente, prima del suo rientro a Roma per seguire dal Quirinale le votazioni per il suo successore. Mattarella le ha chiesto quanti anni avesse e cosa studiasse. «Ho otto anni e studio gli egiziani», ha risposto la bimba prima di consegnargli la sua terza lettera. Già perché durante il lockdown ha trovato nel capo dello Stato una figura rassicurante, come conferma anche la mamma: «Emilia ha voluto confidargli le sue paure e le difficoltà incontrate in questi mesi terribili. Ha anche seguito il discorso di fine anno trasmesso in televisione e ha deciso di prendere carta e penna e di invitare il presidente a recarsi nella sua scuola per una lezione sulla Costituzione».
La prima lettera Emilia l’ha scritta il 9 giugno del 2020. «Sono di Palermo e frequento la seconda elementare. In questi mesi sono stata a casa come tutti. Non andare a scuola non è bello e sentire parlare solo di Coronavirus mi ha fatto paura. In tv ho sentito molto parlare di Te e sono diventata la Tua più cara fan. So che vivi al Quirinale da solo e mi chiedevo se di notte al buio nella tua stanza hai paura». Poco tempo dopo è arrivata la risposta inaspettata di Mattarella: «Cara Emilia. Ti ringrazio per la tua attenzione nei miei confronti. Mi rendo conto che, come a tutti i bambini d’Italia, ti sia mancata la scuola ma era purtroppo necessario per non ammalarsi. Ti invito a non avere paura del buio: di giorno c'è il sole e di notte la luna e sono entrambe belle condizioni. Ti auguro di poterti recare in questi giorni al mare, con il suo bellissimo colore azzurro. Tanti auguri per il tuo futuro».
La seconda lettera porta la data non casuale del 23 maggio 2021. il giorno della commemorazione del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta uccisi dalla mafia a Capaci. La piccola Emilia sperava di potere incontrare il suo politico preferito a Palermo nell’aula bunker, ma non è stato possibile. Proprio in quella missiva la piccola invitava il capo dello Stato nella sua scuola per parlare della Costituzione «quando avrà finito di lavorare...». Chissà se adesso, dopo la nomina del suo successore, Sergio Mattarella accetterà l’invito.
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