A Montemaggiore Belsito si è svolta ieri la cerimonia di ricorrenza del 39° anniversario dell’omicidio dell’appuntato Giuseppe Cavoli. Nel rispetto della contingente situazione pandemica, presso la stazione dei Carabinieri, alla presenza della signora Giovanna Candino, vedova dell’appuntato Cavoli, si è svolta una cerimonia di commemorazione a cui hanno partecipato anche Riccardo Siragusa, vice sindaco di Montemaggiore Belsito, e il parroco Salvatore Panzarella. E' stata deposta una corona di fiori. L’Appuntato Cavoli era effettivo al Comando Stazione di Montemaggiore Belsito. Il 21 gennaio 1983, durante la ricerca di Giuseppe Zanghì, sottrattosi al controllo durante il tragitto per Palermo per il suo ricovero coatto presso una struttura sanitaria, i Carabinieri della Stazione di Montemaggiore Belsito, a bordo di una Fiat Campagnola condotta dal brigadiere Antonio Siviero, con a bordo il brigadiere Santo Gambino, Comandante della Stazione, e l’appuntato Cavoli, mentre transitavano su corso Re Galantuomo, a velocità ridotta per la presenza di neve, venivano fatti oggetto di colpi d’arma da fuoco sparati dallo stesso Zanghì con un fucile da caccia. Cavoli veniva ucciso mentre Siviero ferito. L’omicida fu arrestato poco dopo. Il 21 gennaio 1986 il Comune di Montemaggiore Belsito ha collocato all’ingresso della locale Stazione Carabinieri una targa recante la scritta: “I cittadini di Montemaggiore Belsito all’Appuntato dei Carabinieri Giuseppe Cavoli nel ricordo delle sue doti umane e del suo sacrificio. 21 gennaio 1986”.