Oggi tre nuovi ricoveri in una mattinata. Nel reparto Anestesia e Rianimazione covid dell'ospedale Cervello salgono a 14 pazienti in terapia intensiva su un totale di 16 posti disponibili. “La situazione comincia a diventare pesante – spiega Baldo Renda, direttore di Anestesia e Rianimazione Covid all’ospedale Cervello di Palermo - stiamo arrivando a completare i posti, in totale abbiamo 16 posti e al momento ne sono occupati 14. Abbiamo ancora altri due posti che speriamo di non occupare”. I pazienti ricoverati coprono tutte le fasce d'età, ma sono perlopiù non vaccinati. “Abbiamo 14 pazienti di cui 13 non vaccinati – spiega il primario - il più giovane è un politraumatizzato di 16 anni, poi abbiamo 47enni, 70enni”. Quest'ultima – quella dei 70enni non vaccinati ndr – è la categoria più presente nel reparto di terapia intensiva del Cervello: “Purtroppo in questi utimi periodi – continua Renda - abbiamo visto più 70enni non vaccinati. Molti di loro hanno una brutta prognosi e non ce la fanno. Dico purtroppo perché è la fascia d'età che si sarebbe dovuta vaccinare per prima, ed è un peccato perché con la vaccinazione avrebbero evitato il ricovero e le implicazioni gravi”. Ancora nessun ricoverato invece con la terza dose. “C'è stato magari qualcuno con la seconda dose - spiega il primario - fatta tempo addietro, oltre i 6,7 mesi, ma ancora non abbiamo avuto nessun paziente con la terza dose”. Insieme alla diffidenza nei confronti dei vaccini c'è anche quella legata alle cure e alle terapie. “C'è ancora una piccola percentuale di pazienti – spiega Renda - che rimane diffidente e ostile alle cure rispetto alle nostre possibilità terapeutiche. Nonostante le complicazioni, si oppongono. L'abbiamo verificato anche qui in reparto, è successo. Ovviamente è fortunatamente una minoranza. La maggior parte comprende la gravità della situazione e acconsente alle cure più intensive e invasive”.
Al Cervello convertite ostetricia e ginecologia
Posti letto Covid ridotti e l’azienda sanitaria Villa Sofia e Cervello dispone la riconversione del reparto di Ostetricia e ginecologia per destinarlo ai pazienti affetti dall’infezione. «Preso atto del perdurare dello stato di emergenza - si legge in una nota del direttore sanitario Aroldo Gabriele Rizzo - e dell’incremento della curva pandemica si dispone l’immediata sospensione dei ricoveri presso il reparto di ostetricia e ginecologia per poter consentire la trasformazione dei posti letto per pazienti Covid19». Adesso il direttore del reparto dovrà dimettere o trasferire le pazienti in altri ospedali e iniziare la riconversione.