I carabinieri della compagnia di Bagheria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 39enne accusato di avere partecipato ad un colpo ad un distributore di benzina aprendo la cassaforte del self service con un flex. Il provvedimento è stato emesso del gip del tribunale di Termini Imerese su richiesta della procura che ha coordinato le indagini. L’uomo è Salvatore Scalia, 39 anni, residente a Marineo.
La vicenda risale allo scorso 24 novembre, quando tre giovani aggredirono il custode di un distributore di carburante sulla strada statale 121, al confine tra i comuni di Ciminna e Mezzojuso, per portare via il denaro presente nella cassa automatica dell’impianto self service. Dopo averlo minacciato e picchiato i tre avrebbero costretto con la forza il custode ad aprire la cassa automatica forzando con un flex la cassaforte presente nel punto vendita. Il bottino era stato di circa 8 mila euro. In questi ultimi mesi sono stati diversi i colpi della banda del flex a Palermo e in provincia. Sono in corso indagini dei carabinieri di Bagheria e della Compagnia di Piazza Verdi per risalire ai due complici e stabilire se i tre del commando siano responsabili di altri colpi compiuti nelle scorse settimane.
Secondo le indagini condotte dalla compagnia di Bagheria e dai carabinieri di Palermo piazza Verdi, Scalia, insieme due complici, avrebbe scassinato la cassa del self service del distributore di benzina e prima di aggredire, picchiare e rapinare il custode dell’impianto che si trovava nel bar del distributore.
Il custode è stato portato al pronto soccorso del Buccheri La Ferla di Palermo per essere medicato. I tre erano arrivati con una Alfa Romeo 147, la stessa auto che sarebbe stata utilizzata per compiere altri colpi, non solo a Palermo ma anche a Catania. Come ricostruito nell’ordinanza del gip, Scalia, insieme ad una donna residente a Palermo, il 29 novembre era stato arrestato dai poliziotti della questura di Catania accusato di furto aggravato a una tabaccheria nel centro etneo. L’auto era la stessa le targhe diverse, oggetto di furto nei giorni precedenti.
Gli agenti di polizia avevano sequestrato due targhe rubate, due smerigliatrici, le batterie, un carica batterie e 12 dischi per il fliex di varie dimensione. In queste ultime settimane sono stati diversi i colpi messi a segno ai danni di distributori: il 27 novembre sulla statale Palermo-Sciacca nei pressi di San Giuseppe Jato (stessa auto); il primo novembre e la notte 15 e il 16 novembre erano stati denunciati un furto e un tentato furto a un distributore a Palermo; il 15 novembre un altro colpo ai danni di un altro distributore Eni di Palermo; il 3 dicembre alla stazione di servizio Eco Energy di Palermo; l’1 dicembre altro furto a Palermo.
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