Un "bosco diffuso" con piante clonate dall'Albero Falcone: la prima all'aula bunker di Palermo
Una Festa dell'Albero nel nome di Giovanni Falcone. Un progetto che prevede la realizzazione di un "bosco diffuso" con 100 piantine clonate dall'albero posto davanti casa del magistrato palermitano ucciso dalla mafia nel 1992. Una pianta diventata essa stessa simbolo della lotta a cosa nostra e che da anni accoglie sui suoi rami e sul suo fusto migliaia di messaggi lasciati da cittadini, passanti, turisti, studenti. La cerimonia sarà ospitata sabato 20 novembre, a partire dalle 10, a Palermo nell’aula bunker del carcere Ucciardone. In quell'occasione verranno consegnate agli studenti delle scuole siciliane che hanno aderito al progetto per la legalità ambientale “Un albero per il futuro” le prime 100 “piantine di Falcone”, piccoli esemplari riprodotti da diverse talee del famoso albero. Le clonazioni sono state realizzate dagli esperti del Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale di Pieve Santo Stefano. Una iniziativa che rientra nell’ambito degli eventi organizzati dal ministero della Transizione Ecologica e dal Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dei carabinieri (CUFA). Un progetto che nasce a Palermo e poi proseguirà nel resto del Paese con una campagna di messa a dimora di piante forestali che vedranno impegnati carabinieri forestali istituzioni locali e sociali e soprattutto i giovani delle scuole che contribuiranno a costruire il grande bosco diffuso. Tra i partecipanti all'iniziativa Ilaria Fontana, sottosegretario al ministero della Transizione Ecologica; Leoluca Orlando, sindaco di Palermo; il generale Pietro Antonio Marzo, comandante delle Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri; Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone; don Luigi Ciotti, presidente di Libera; il direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano, che modera il convegno all'Ucciardone. E già domani è prevista la messa a dimora di un “Albero di Falcone” in un’area verde dell’Aula bunker di Palermo.