L'istituto comprensivo «Rita Borsellino» di Palermo, guidato dal dirigente scolastico Lucia Carmela Sorce, giovedì 4 novembre adotterà l'«Albero della legalità». L'iniziativa nasce dalla piantumazione dello stesso albero in piazza Magione, fatta in occasione dell'anniversario della scomparsa di Paolo Borsellino, lo scorso 19 luglio.
L'idea dell'adozione da parte della scuola arriva da Tiziana Calabrese, che ha coinvolto i residenti della zona dove è nato e cresciuto il magistrato ucciso dalla mafia, l'amministrazione comunale, le associazioni Solidaria e la Casa di Paolo, e l'Ars. In seguito, è stata annunciata e presentata l'iniziativa all'interno delle varie classi dell'istituto insieme al prefetto in pensione Isabella Giannola, la notaia Daniela Du Chaliot, l'economista Giuseppe Ardito e la professoressa Maria Fatima Massenti, per spiegare che la legalità può farsi, e può essere portata avanti, sotto varie forme, anche con la collocazione di un singolo albero, simbolo della vita, capace di trasmettere un messaggio fortemente significativo e profondo.
L'ulivo collocato in memoria di Paolo Borsellino è stato piantato nell'aiuola tra via Castrogiovanni, via Magione e via Garibaldi. L'iniziativa, inoltre, avvicina i giovani all'impegno ecologico, perchè legalità è anche cura del proprio territorio. Tra gli obiettivi dell'iniziativa anche rendere migliori i luoghi in cui è cresciuto il giudice.
La cerimonia inizierà alle 10:30 con il taglio del nastro e il lancio dei palloncini sostenibili. I ragazzi avranno l'occasione di spiegare cosa è per loro la legalità. In chiusura, vi sarà un momento di confronto con il territorio.
Ma non è tutto: per alcune classi si organizzerà una visita all'Ars per avvicinare gli alunni alle istituzioni, ai concetti di partecipazione, di democrazia e di amministrazione della cosa pubblica con l'obiettivo di generare cittadini consapevoli e rispettosi delle istituzioni.
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