Ministri ed ex ministri, l’ex premier Conte e anche l’attore Richard Gere sfileranno sul banco dei testi al processo all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, imputato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio per avere vietato lo sbarco di 147 migranti soccorsi dalla nave spagnola Open Arms. Lo ha deciso il tribunale di Palermo che ha ammesso tutti i testi citati dalle parti. Eppure, la Procura di Palermo si era opposta alla citazione a deporre dell’attore Richard Gere. Gere era stato citato dal legale della Ong spagnola. Il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, intervenendo al processo, aveva escluso la rilevanza della testimonianza di Gere e parlato di «spettacolarizzazione e risonanza che non interessano alla procura». Per i pm per descrivere le condizioni dei naufraghi soccorsi in mare e in attesa di sbarco «ci sono testi ben più qualificati». La difesa di Salvini non si era opposta alla citazione. Tra i testimoni ammessi anche il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e tre componenti del cosiddetto Conte uno: l’ex vice premier Luigi Di Maio e gli ex ministri ai Trasporti Danilo Toninelli e alla Difesa, Elisabetta Trenta. Citati anche l’ex direttore dell’Aise e l’ex premier maltese Muscat. Il legale dell'ex ministro, l’avvocato Giulia Bongiorno, palermitana, nel suo intervento ha detto che l’Italia non era competente ad assegnare il porto sicuro alla nave della Ong Open Arms. L'avvocato ha chiesto, oltre all’esame del leader della Lega, l’acquisizione di due decreti di archiviazione che escludono, in casi analoghi a quello della Open Arms, la competenza italiana nell’assegnazione del Pos (Place of safety) e, sempre in tema di assenza di competenza italiana, le note del ministero degli Esteri in cui si ribadiva che a stabilire il porto sicuro doveva essere la Spagna. La difesa ha chiesto, inoltre, di acquisire la direttiva del 2019 che stabiliva i provvedimenti da adottare a carico delle ong che disattendevano le indicazioni di uno Stato. Nella lista dei documenti chiesti dalla difesa di Salvini anche le indicazioni del governo che evidenziavano la politica italiana in materia di sbarchi e che sancivano la necessità di arrivare a un accordo in sede europea sulla distribuzione dei migranti prima dell’assegnazione del Pos e dell’autorizzazione allo sbarco. La Procura non si è opposta alle richieste di acquisizione documentale dell’avvocato Bongiorno se non all’ammissione di articoli di giornale o comunicati stampa. Il processo è stato rinviato al 17 dicembre per l’esame dei primi tre testimoni della Procura. Dopo l'udienza Salvini ha avuto parole di fuoco sul processo in generale e sulla testimonianza di Richard Gere in particolare, come si può sentire nel video qui sotto.