Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Palermo, lei 20 anni, lui 74: tutti i retroscena della rapina al sonnifero

La stazione dei carabinieri di Altarello

L’amore bugiardo fa naufragio, investito dal vento della necessità e l’avventura sentimentale si rivela una trappola. Un adescamento in piena regola orchestrato a Palermo da una ventenne per scippare una manciata di danaro a un uomo di 74 anni rinvigorito dalla storia erotica. La ragazza, Claudia Martines, residente al Borgo Vecchio, adesso è finita agli arresti domiciliari con l’accusa di rapina aggravata, perché, dopo avere carpito la fiducia dello spasimante con l’arte della seduzione, si sarebbe impossessata dei suoi soldi (è stata raggiunta da un provvedimento di fermo firmato dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal pm Enrico Bologna, poi convalidato dal gip). Un colpo messo a segno con l’uso di un sonnifero versato nel drink della vittima, un classico stratagemma per ripulire l’amante illuso. Per lei, che oggi compirà 21 anni, sarà un compleanno amaro. A indagare sul suo conto, dopo la denuncia presentata dalla figlia dell’anziano il 28 agosto scorso, sono stati i carabinieri, che passo dopo passo hanno ricostruito la relazione nata tra Claudia Martines e M. D. B., un pensionato benestante con casa di in via Fazio Allmayer, ad Altarello. I due si frequentavano da tempo, l'uomo la pagava per i favori sessuali e l’aveva così tanto presa a cuore da pagarle una casa in affitto nella zona della stazione centrale. Un legame solcato dalla profonda differenza d’età e dall’assenza di sospetti da parte della vittima, ringalluzzito dalla presenza accondiscendente della giovane e pronto ad assisterla. Ma la messinscena si è presto svelata assieme all’inganno, nel più classico schema dei sogni che muoiono all’alba. Il 27 agosto, in base alla ricostruzione dei fatti compiuta dai carabinieri di Altarello di Baida, anche grazie alle testimonianze dell’anziano e della sua governante, oltre che ai risultati del sopralluogo nell’appartamento di via Fazio Allmayer, Claudia Martines si sarebbe presentata in casa dell’uomo, un luogo che conosceva bene per via dei diversi appuntamenti. All’arrivo della ragazza, il pensionato ha invitato la donna di servizio ad andare via, assicurando che comunque le avrebbe regolarmente pagato la giornata di lavoro. Nel frattempo, però, Claudia Martines aveva invitato l’uomo ad andare a comprare delle birre. Un primo trucchetto per mettere a segno il piano diabolico. Così, al rientro dell’anziano, la ragazza avrebbe inventato un’altra scusa, dicendogli di raggiungere il cortile dello stabile per raccoglie un asciugamani caduto dal balcone. Uno stratagemma per versare nel bicchiere di birra da fare bere al pensionato le gocce di «Lormetazepan», un potente sedativo indicato per il trattamento dell’insonnia grave, altamente disabilitante, il cui sovradosaggio può causare una depressione cardiorespiratoria. Di lì a poco, la governante avrebbe lasciato l’appartamento, raccontando poi agli inquirenti di avere visto M. D. B. in uno stato di sonnolenza. Ormai padrona della scena, Claudia Martines avrebbe prima sfilato dalla tasca dei pantaloni della vittima 178 euro, poi si sarebbe data da fare per aprire la cassaforte nella quale c’erano 2.500 euro. Arraffato il bottino, la giovane si è data alla fuga, lasciando l’amante in un sonno profondo. Il suo passaggio da via Fazio Allmayer è stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza installate nel condominio, immagini poi estrapolate dai carabinieri. Al suo rientro a casa, il figlio dell’anziano ha tentato di dare soccorso al papà e lo ha accompagnato all’ospedale Civico. Della vicenda è stata informata la figlia dell’uomo, che l’indomani si è presentata in caserma ed ha presentato la denuncia. In breve i militari sono risaliti a Claudia Martines ed hanno ricostruito la storia pericolosa intrattenuta dall’anziano. Tra l’altro, gli investigatori hanno appurato che la ragazza avesse acquistato il farmaco per fare addormentare la vittima in una farmacia nella zona della stazione centrale, nei pressi dell’abitazione presa in affitto con l’aiuto del pensionato. Adesso gli inquirenti si chiedono se Claudia Martines abbia agito da sola o con la complicità di qualcuno, di un suggeritore che le ha consigliato le mosse da compiere per ripulire l’anziano. I pm hanno disposto il fermo temendo il pericolo di fuga della ragazza. «La vicinanza dell’abitazione con la stazione centrale è idonea ad agevolare qualsiasi tentativo di fuga - scrivono i magistrati - non essendo peregrina l’ipotesi per cui la Martines, profittando dell’anonimato di cui godono gli acquirenti dei biglietti ferroviari, possa raggiungere destinazioni anche molto distanti da Palermo senza lasciare alcuna traccia. La ragazza, tra l’altro, sino a pochi giorni fa aveva lasciato la città per raggiungere Casteldaccia, dove godrebbe dell’appoggio di complici che potrebbero facilitarne la fuga».

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