Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

In Sicilia 63 mila ettari distrutti dagli incendi, colpiti 257 comuni su 391

La Campagna Antincendio Boschivo continua nonostante i temporali isolati a carattere di rovescio di questi giorni in Sicilia. Intanto è tempo di un primo bilancio, che il Capo della Protezione Civile ha voluto sintetizzare rilasciando una dichiarazione alla Rivista Nazionale della Protezione Civile, che nel prossimo numero dedica ampio spazio agli sforzi messi in campo dalla Regione Siciliana. Quest’estate in Sicilia è stato dichiarato lo stato di mobilitazione nazionale. I roghi hanno cancellato ben 63 mila ettari di vegetazione. Sono stati duramente colpiti 257 comuni su 391. Per domare la violenza delle fiamme, sono scesi in campo ben 700 volontari della Protezione Civile Sicilia, dotati di 200 pickup con moduli antincendio e coadiuvati da ben 200 volontari provenienti da tutta Italia.  «Una pazza estate tutta da dimenticare» è l’articolo in uscita sulla rivista nazionale della Protezione Civile, con focus sui danni ambientali causati in Italia dalla rovente estate appena trascorsa. «Già lo scorso maggio - dichiara il capo della Protezione Civile siciliana, Salvo Cocina - abbiamo siglato un protocollo di lavoro con il Corpo Forestale per il pattugliamento programmato dei punti a maggior rischio incendio e per il supporto allo spegnimento. Sono stati coinvolti oltre 700 volontari dotati di 200 pickup con moduli antincendio di cui 113 nuovi di ultima generazione. Con l’aggravarsi delle previsioni meteo a luglio, ho proposto al Presidente Musumeci di avanzare richiesta per lo stato di mobilitazione nazionale. Il presidente, avendo colto la gravità della situazione, ha prontamente chiesto al Governo di Roma di accordarci lo stato di mobilitazione, provvedimento che ci è stato prontamente accordato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, lo scorso 1 agosto». «Su impulso del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e col coordinamento del direttore generale De Col, direttore della Protezione civile del Trentino, che è capofila delle Regioni e Province autonome - aggiunge Cocina - , sono stati inviati in Sicilia 200 volontari provenienti dalle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Friuli, e dalle Province autonome di Trento e Bolzano le quali ci hanno dato man forte per reprimere le settimane di agosto caratterizzate dall'ondata straordinaria di incendi». Adesso che è tempo di tracciare un primo bilancio, Cocina ha espresso «un sentito ringraziamento a quanti hanno partecipato alle operazioni di spegnimento, ai volontari e ai funzionari regionali operativi H24. Non bisogna abbassare la guardia - ha detto - , in Sicilia ci dobbiamo preparare a eventi estremi che possono verificarsi con maggiore frequenza». «Le condizioni meteo climatiche, i disastri naturali che da sempre caratterizzano il nostro fragile territorio e purtroppo la mano criminale dell´uomo ci stanno portando ad riformare alcune impostazioni organizzative, in modo da aumentare la sicurezza delle nostre città e rendere il territorio sempre più resiliente», conclude.

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