Vaccinazione di prossimità per i pazienti più fragili. Parte lunedì 4 ottobre la campagna di vaccinazione speciale dell’AOUP Paolo Giaccone di Palermo e destinata ai pazienti oncologici. Il policlinico Paolo Giaccone ha raccolto l'invito dell’assessorato della Salute e della struttura commissariale covid Palermo per favorire la vaccinazione di prossimità. .A partire da lunedì, dunque, gli utenti sottoposti a terapie (chemioterapicheo radioterapiche o in follow-up), seguiti presso gli ambulatori dell’UOC Oncologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo, diretta dal professor Antonio Russo, potranno effettuare la terza somministrazione del siero anti covid, così come previsto dalla circolare del ministero della salute. La dose addizionale potrà essere effettuata una volta trascorsi 28 giorni dalla seconda dose. Rimane sempre aperta la possibilità di recarsi per le somministrazioni delle dosi addizionali di vaccino COVID, per tutte le altre categorie di soggetti "estremamente vulnerabili" (trapiantati, soggetti con Insufficienza Renale Cronica in dialisi, immunodepressi, HIV positivi, splenectomizzati, etc), presso il Centro Vaccinale dell’AOUP di Palermo, anche senza prenotazione, dal lunedì al venerdì e preferibilmente dalle 11 alle 13 per garantire un percorso "protetto" per la vaccinazione di tali soggetti. Infine al Policlinico di Palermo è sempre possibile ricevere la vaccinazione anche in fase dimissione o in procinto della stessa attraverso una sinergia tra gli Operatori Sanitari del Reparto di ricovero e l’Ambulatorio Vaccinale. Sarà il personale dell’Ambulatorio vaccinale Covid Aziendale incardinato nell’UOC Epidemiologia Clinica con Registro Tumori, diretta dal professor Francesco Vitale, a recarsi presso l'ambulatorio di oncologia in una stanza dedicata all’anamnesi ed alla vaccinazione. I pazienti saranno prenotati e programmati direttamente dal personale della UOC di Oncologia in occasione delle visite ambulatoriali di follow-up e di terapia. "E' un ulteriore step - sottolinea Vitale - nel percorso che già da molti mesi abbiamo intrapreso per favorire l’ampia vaccinazione della popolazione. Abbiamo accolto subito l’idea perchè è giusto creare le condizioni migliori affinchè proprio gli utenti più fragili possano beneficiare di una vaccinazione diretta nei luoghi in cui sono soliti recarsi per la somministrazione della terapie". "I pazienti oncologici - spiega Russo - necessitano di una protezione adeguata perchè la possibilità di contrarre il covid potrebbe determinare un peggioramento delle condizioni cliniche complessive oltre che l’impossibilità di sottoporsi alle cure oncologiche. Crediamo che questa vaccinazione in sede rappresenti un ulteriore tassello parte del percorso di cura che ogni giorno siamo chiamati a garantire ai nostri pazienti". "Un circuito virtuoso - ribadisce il commissario dell’AOUP Alessandro Caltagirone - in un momento storico in cui ogni ente/istituzione deve fare la propria parte per alimentare la cultura della vaccinazione e favorire quanto più possibili la creazione di percorsi specifici dedicati a chi rientra in quelle categorie per le quali il vaccino di prossimità è di certo più agevole e preferibile".