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Palermo, la mafia dell'Acquasanta: Ferrante accusa i suoi cugini Fontana

«Salivano e scendevano da Milano per incassare. Dividono tutto tra loro»

Giovanni Ferrante al momento dell'arresto

Depositati nuovi verbali con dichiarazioni di Giovanni Ferrante, il nuovo aspirante collaboratore di giustizia, parla con i magistrati della Dda di Palermo degli affari del clan dell’Acquasanta. Ferrante accusa esplicitamente i suoi cugini Fontana, che da tempo si sono trasferiti a Milano: «Salivano e scendevano per incassare. Dividono tutto tra loro». In particolare, rivela dei particolari su Gaetano Fontana, che a sua volta sta rilasciando dichiarazioni ai magistrati per accreditarsi come collaboratore di giustizia.

I contenuti delle dichiarazioni di Giovanni Ferrante sono raccontati in un articolo di Virgilio Fagone e Leopoldo Gargano sul Giornale di Sicilia in edicola.

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