Il Baretto di Mondello, per il momento, resterà aperto. Lo storico chiosco a pochi metri dalla piazza di Valdesi terrà la saracinesca alzata almeno fino alla fine della stagione e non è detto che nel frattempo non venga trovata una soluzione per evitare lo sfratto. Al momento c’è una sentenza che ordina alla famiglia Schillaci, che lo gestisce, di riconsegnare i locali alla società Italo Belga e impone anche il pagamento dei canoni arretrati per oltre 50 mila euro. La società si è resa disponibile a intavolare una transazione e a rinviare l’immissione in possesso dell’immobile già fissata irreversibilmente per giovedì. Ma a patto che un accordo con i gestori, stavolta, venga trovato. Una soluzione che salverebbe il chiosco, un luogo del cuore per generazioni di palermitani e un punto di riferimento della Mondello estiva. Il contenzioso dura da un decennio. Nel 2010 l’Italo Belga non ha rinnovato il contratto d’affitto ai gestori. La società ha quindi avviato una causa per sfrattare i gestori e l’ha vinta in tutti i gradi di giudizio. Nel frattempo gli Schillaci non hanno pagato l’affitto tra il 2010 ed il 2015, anno in cui avevano ottenuto una concessione dal Comune, al quale avrebbero quindi versato i canoni successivi, senza che gli venissero mai chiesti eventuali arretrati. Anche il Comune di Palermo è entrato in conflitto con la società dei lidi, ritenendo di sua proprietà la passeggiata a mare di Valdesi. Il giudice, però, ha dato ragione alla Italo Belga e ha ritenuto il Comune estraneo al contenzioso.