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Prete arrestato per induzione alla prostituzione, il presidente della Cei: storia di degrado sconvolgente

Don Vincenzo Esposito

"Se corrisponde a verità la gravità dei fatti, soprattutto riguardante i minorenni coinvolti, attribuiti al sacerdote don Vincenzo Esposito, questa vicenda dimostra un degrado umano, morale e religioso sconvolgente". Il commento arriva dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, che ha visitato ieri sera la comunità parrocchiale di San Feliciano (in provincia di Perugia) dopo la vicenda giudiziaria del parroco, Vincenzo Esposito, nato a Caltavuturo, arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di induzione alla prostituzione. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Termini Imerese coordinati dalla procura di Palermo.

La comunità - sottolinea l'archidiocesi - ha accolto il presule con vero sollievo e si è sentita confortata dal suo gesto e dalle sue parole.

"È stata tradita la fiducia del suo vescovo, della Chiesa, dei confratelli e dei fedeli - ha proseguito il presule -. Aveva ricevuto l'incarico di parroco mentre era ancora un frate minore francescano, che pur con i limiti umani avrebbe dovuto svolgere con grande dignità, come avevano fatto i suoi predecessori don Bruno e don Abele".

"Non vi lascerò soli - ha quindi detto il vescovo ai fedeli - vi manderò un parroco che possa aiutarvi a superare anche questo momento imprevisto e doloroso".

Ieri sia il prete che la madre di una delle vittime, entrambi arrestati con l'accusa di induzione alla prostituzione, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. L'interrogatorio si è tenuto in remoto davanti al gip Fabio Pilato e al pm Ludovica D'Alessio del pool fasce deboli coordinato dall'aggiunto Laura Vaccaro.

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