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Giorni di fuoco in provincia di Palermo, gli incendi non si fermano e scattano le inchieste

Una quarantina di incendi in meno di 48 ore in provincia di Palermo di cui l'ultimo, il più devastante, a Piana degli Albanesi con oltre 800 ettari di alberi e macchia in fiamme. Sono già partite le indagini dei carabinieri e gli atti confluiranno in due inchieste coordinate dalle procure di Palermo e di Termini Imerese. La caccia ai responsabili è aperta, come scrive Leopoldo Gargano sul Giornale di Sicilia, gli accertamenti si avvarranno anche di controlli informatici per scovare su Internet, soprattutto sui social e in alcune chat, ogni possibile indizio.

Gli investigatori ipotizzano che ci sia una sorta di passa parola, per questo tengono d’occhio i social dove qualcuno potrebbe avere lasciato una traccia. Un altro dato interessante arriva da Petralia Soprana dove è scoppiato un incendio in contrada Raffo. In quel momento i vigili del fuoco del distaccamento erano impegnati in un intervento nei pressi di Valledolmo, dunque a molti chilometri di distanza. Proprio come accadde la scorsa estate e anche quella precedente.

Ma la provincia brucia ancora. Canadair sono in azione da questa mattina a Polizzi Generosa in contrada Venere. Pompieri e forestali sono intervenuti da terra a protezione delle aziende agricole e delle abitazioni. I mezzi aerei sono entrati in azione all'alba anche nella zona di San Giuseppe Jato dove gli incendi si susseguono da 48 ore.

Tra giovedì e venerdì vigili del fuoco, forestali e protezione civile hanno lavorato tutta la notte per spegnere gli incendi divampati tra Ginestra, Strasatto, Riserva della Pizzuta, Kaggio, Monte Pagnocco e Bosco Cerasa. Di giorno sono entrati in azione anche due Canadair ed un elicottero per spegnere il cerchio di fuoco che ha incenerito campi e boschi nell’area dell’Alto Belìce. Le fiamme - come riportato nell'articolo di Leandro Salvia - dopo aver devastato l’area boschiva delle Serre del Frassino e della Riserva della Pizzuta, hanno raggiunto il bosco di Poggio San Francesco e Portella della Paglia, nel versante monrealese.

Gli incendi hanno minacciato diverse abitazioni nelle contrade Ginestra, Casalotto, Drinja, Fushia, Lectani e Saravulli. Il sindaco di Piana degli Albanesi, Rosario Petta, ha dovuto emettere due ordini di evacuazione per i residenti delle abitazioni in prossimità del monte Pizzuta e di contrada Casalotto. È stato inoltre necessario evacuare i pazienti di una Rsa e i migranti del Cas San Giorgio Residence. Gli incendi, che hanno interessato anche il territorio di Monreale e Altofonte, hanno provocato una pioggia di cenere sul capoluogo, con la fuliggine che ha ricoperto auto in sosta e balconi.

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