Pronto soccorso in tilt a Palermo ma è stata l’ennesima giornata di passione con le ambulanze davanti a Villa Sofia e i pazienti no Covid che attendevano di essere visitati e ricoverati. Era già accaduto il mese scorso al Civico, le stesse scene si sono ripetute negli ospedali palermitani anche in un caldissimo lunedì 27 giugno.
È il segnale - scrive Fabio Geraci sul Giornale di Sicilia in edicola - che i posti letti finora riconvertiti purtroppo non bastano e che, con i contagi ormai ai minimi termini, c’è bisogno di più spazio da offrire ai malati «comuni» delle altre patologie.
Ancora una volta il pronto soccorso più ingolfato è stato quello di Villa Sofia: ieri, all’ora di pranzo, c’erano otto ambulanze ferme sul piazzale e un’ottantina di persone che dovevano ricorrere alle cure di medici e infermieri.
Al Civico i pazienti nell’area di emergenza erano 45 contro i 22 di capienza massima prevista (indice al 200 per cento), di questi sette in codice rosso - quattro in trattamento e tre in osservazione - otto monitorati in terapia sub-intensiva e quattro ricoverati da più di 48 ore. Al Policlinico situazione difficile nella prima parte della mattinata con un tasso di presenze del 200 per cento, poi il carico dell’area di emergenza è leggermente diminuito. Al Buccheri La Ferla si è passati da 32 a 22 richieste d’inter- vento nell’arco di 24 ore con dodici ricoverati assistiti dai sanitari.
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