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Mafia, confisca di beni da 300 mila euro a Palermo

Beni per un valore di 300 mila euro, già oggetto di sequestro nel 2019, sono stati confiscati a Palermo a Nicolò Pecoraro, 29enne. Si tratta di un’impresa individuale esercente l’attività di produzione e rivendita di prodotti da forno, con sede a Palermo nel cuore del quartiere Noce e di due immobili nel quartiere dello Sperone.

Il profilo di Pecoraro emerge nell’operazione antimafia denominata “Settimo Quartiere” condotta dalla Squadra Mobile di Palermo, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo - D.D.A, e confluite nell’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dalla sezione GIP del Tribunale di Palermo nel 2018 in esecuzione della quale il 29enne è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere in quanto accusato per i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso e di fittizia intestazione di beni. Pecoraro è stato condannato a 11 anni e due mesi di reclusione con sentenza del 22 gennaio 2020.

Dagli accertamenti patrimoniali, svolti dall’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo, è emersa una notevole sproporzione economica tra i redditi leciti dichiarati, ben inferiori alle ordinarie spese di mantenimento, e gli investimenti patrimoniali effettuati, a conferma dell’evidente impiego di risorse finanziarie di illecita provenienza.

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