Il Gup del Tribunale di Palermo Annalisa Tesoriere ha rinviato a giudizio sette imputati, coinvolti in un’inchiesta sulle firme false che avrebbero consentito la presentazione irregolare di sette liste alle elezioni comunali di Carini nel 2015. Si trattava di liste collegate al sindaco che fu allora eletto (e che è stato rieletto lo scorso anno), Giovì Monteleone, del centrosinistra. La vicenda fa il paio con l’indagine che, nel capoluogo dell’Isola, aveva visto dodici esponenti, deputati e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle condannati per avere anche loro falsificato, ricopiandole, circa duemila sottoscrizioni. Nel caso di Carini invece i grillini erano i querelanti: la denuncia era stata infatti presentata dal candidato sindaco del M5S, Ambrogio Conigliaro, e il pm Claudia Ferrari (la stessa che aveva indagato sul caso di Palermo) l’aveva ritenuta fondata. A ottobre, davanti alla terza sezione del tribunale, dovranno presentarsi Valeria Gambino, assessore in carica a Carini, i due ex consiglieri comunali Maria Gargano e Antonino Giuliano, l’ex assessore Giuseppe Corrao e i componenti della commissione elettorale circondariale in carica sei anni fa: Salvatore Cutietta, Marcello Lentini e Alessandro Gambino.