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A Palermo 20 casi di variante brasiliana, contagiati anche 2 studenti minorenni: "Il vaccino la frena"

I laboratori di Palermo avrebbero sequenziato una ventina di casi di variante brasiliana. Fra i contagiati, come scrive Fabio Geraci sul Giornale di Sicilia in edicola anche due studenti minorenni. Il fenomeno, però, è sotto controllo. E sta meglio l'anziano di 83 anni che aveva completato il ciclo di vaccinazione con Pfizer, e sul quale è stata identificata la mutazione del virus dall’unità operativa di Microbiologia e Virologia dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello.

Dopo due giorni di ventilazione con l’ossigeno ad alta concentrazione, adesso per il paziente il peggio sembra essere passato: "Se non fosse stato vaccinato probabilmente sarebbe deceduto – ha spiegato Giuseppe Arcoleo, primario di Pneumologia dell’ospedale Cervello -. Le statistiche, ma anche la nostra esperienza quotidiana, ci insegnano che l’indice di mortalità cresce quando il Covid attacca con forza le persone con più di 70 anni, ancora più raramente riusciamo a strappare alla morte chi ha più di 80 anni e arriva da noi con un quadro clinico già compromesso".

Le condizioni dell'anziano di 83 anni invece sono in miglioramento: "Questa volta, invece, il paziente si sta riprendendo perfino con una certa velocità ed è sicuramente merito del vaccino - ha aggiunto il professor Arcoleo -. La variante brasiliana, infatti, può aggirare la risposta immunitaria naturale infettando nuovamente chi si è già ammalato di Covid ma non riesce a perforare completamente gli anticorpi prodotti con la vaccinazione, come è accaduto appunto con il soggetto che stiamo trattando".

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