È stato condannato a 22 anni Pietro Seggio, pizzaiolo di Borgo Molara, accusato di avere ucciso due anni fa a Palermo, in zona Pagliarelli, Francesco Manzella, giovane pusher che lo riforniva di cocaina. Lo hanno deciso i giudici della seconda corte d’assise. Come riportato nell'articolo di Leopolodo Gargano sul Giornale di Siiclia, per i giudici il delitto sarebbe avvenuto al termine di una lite o di un raptus d'ira. Ma all'appuntamento il pizzaiolo si sarebbe presentato comunque armato, con una pistola calibro 9. Movente dell'omicidio il debito di 700 euro che Seggio aveva col pusher. Con il pusher Seggio aveva un debito di 700 euro e questo sarebbe il movente dell’omicidio. Il pizzaiolo venne individuato dalla polizia poche ore dopo il delitto, suo era uno dei numeri di telefono che compariva sul cellulare della vittima, con la quale aveva parlato poco prima del delitto. Poi sono scattate anche le intercettazioni dentro gli uffici della mobile e infine gli agenti hanno analizzato decine di immagini riprese da alcune telecamere piazzate lungo il tragitto tra la pizzeria di Borgo Molara dove l’imputato si trovava la sera del delitto e il luogo dell'agguato. Una ricostruzione che la difesa ha sempre contestato punto per punto, ad iniziare dal movente. L'articolo completo sul Giornale di Sicilia.