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Scontro tra migranti, a Palermo assolti due dei 14 imputati accusati di aver ucciso 9 cristiani

Sono stati assolti Hamed Doumbia e Uma Kulibali, due dei 14 imputati nel processo per la morte di nove migranti. Erano accusati di aver ucciso nove passeggeri cristiani di un barcone che trasportava migranti durante una traversata tra la Libia e la Sicilia nel 2015. Altre 12 persone erano state assolte negli ultimi anni.

Oggi l'ultima sentenza che, dopo oltre 5 anni, ha così portato all'assoluzione di tutti e 14 i migranti accusati e che erano stati condannati a 18 anni di reclusione, a fronte dell’ergastolo chiesto inizialmente dalla Procura.

In primo grado ne vennero condannati soltanto 5, poi la Corte d'assise d'Appello di Palermo ne aveva assolti altri 3. Erano rimasti soltanto in due ad essere accusati e Hamed Doumbia e Uma Kulibali, difesi rispettivamente dagli avvocati Giuseppe Brancato e Salvatore Sieri, erano stati per oltre 5 anni rinchiusi presso il carcere Pagliarelli e dopo pronunciamento della Cassazione, che ne ha annullato la condanna, erano stati sottoposti all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel frattempo i due hanno ottenuto il permesso di soggiorno e pertanto era decaduta anche l'ultima misura restrittiva.

Oggi, però, Doumbia e Kulibali, presenti in aula, sono stati assolti dalla Corte d'Assise di Palermo presieduta dal dottor Bellini, a latere il dottore Pellegrino. La procura generale presieduta da De Giglio aveva chiesto l'assoluzione.

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