Ponte Oreto a rischio cedimenti, pronte restrizioni ai mezzi pesanti: allarme traffico a Palermo
Ponte Oreto a rischio cedimenti e l'amministrazione comunale di Palermo è pronta a correre ai ripari. La difficile situazione della struttura porterà a interventi di manutenzione urgenti che causeranno la chiusura dei marciapiedi e la restrizione della carreggiata di almeno un metro e mezzo per garantire un passaggio pedonale e vietare il transito a tutti i mezzi più pesanti di 35 quintali, autobus inclusi. Al momento non c'è ancora una data di partenza dei lavori ma è già allarme per il caos traffico che si svilupperà in una città già in difficoltà. "La situazione disastrosa del Ponte Oreto di Palermo purtroppo non è una novità: da anni denunciamo lo stato impietoso di una struttura che avrebbe avuto bisogno di interventi urgenti e immediati già due decenni fa, mentre i fondi Fas restano fermi nei cassetti e tutto questo è inaccettabile", dice il capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale di Palermo, Dario Chinnici. "Oggi ci ritroviamo con il ponte a rischio cedimenti e il Rup che ne chiede la chiusura, anche se parziale, e non può consolare il fatto che questa volta i fondi per gli interventi in somma urgenza ci siano. È scandaloso che per tutto questo tempo non si sia mosso un dito: i cantieri, quando partiranno, sì sommeranno alle restrizioni del Ponte Corleone e di via Crispi facendo impazzire la circolazione. Un disastro annunciato e ampiamente evitabile, di cui questa amministrazione dovrà rendere conto alla città". "Calano come un macigno, ma sono tutt'altro che inaspettate le parole dei tecnici della città storica sul ponte Oreto - dichiara Igor Gelarda, il capogruppo della Lega nel capoluogo - .Tecnici che vorrebbero addirittura la chiusura totale del ponte per la riduzione dei pericoli di pubblica incolumità, ma ove non fosse possibile alcune limitazioni importanti. Già una relazione del 2002, dell'università di Palermo, parlava del rischio di crolli localizzati della struttura". "In questi 19 anni non è stato fatto praticamente nulla, e quindi la situazione è nettamente peggiorata - prosegue -. Non esiste neanche un progetto esecutivo fatto in tutti questi anni dall'amministrazione comunale. Più volte sono intervenuto denunciando la precarietà di questo ponte e il pericolo per pedoni e automobilisti. Oggi, finalmente, anche se con enorme ritardo il sindaco Orlando si vede costretto a cominciare i lavori per mettere in sicurezza il ponte". "Tutto ciò significherà il caos in quella zona che si aggiunge a ciò che abbiamo nel resto della città - spiega Gelarda -. I marciapiedi verranno inibiti ai pedoni, la carreggiata quasi dimezzata e impedito il transito ad autobus e agli autocarri con più di 35 quintali. Vero è che secondo il comune ci sono già i soldi per i lavori, ma la contestuale riduzione del transito al ponte Corleone, l'impossibilità di passaggio di mezzi pesanti sul ponte in via Messina Marine, i lavori in via Crispi e via Roma, la chiusura di viale Regione all'altezza di via Principe di Paternò fanno sì che Palermo e ormai Tagliata in due. Con buona pace degli automobilisti e di chi ha fatto diventare Palermo la città più trafficata d'Italia".