Mentre in provincia di Palermo crescono i contagi e il coronavirus inizia a diffondersi tra i più giovani, si riaccende il dibattito sulle lezioni in presenza. E a chiedere il ritorno alla Dad stavolta sono gli studenti. Il sindaco Leoluca Orlando questa mattina ha incontrato circa 500 alunni del liceo scientifico di Galileo Galilei. Nel corso dell'incontro gli studenti hanno sottoposto al primo cittadino un documento (qui il testo) nel quale espongono il loro disappunto riguardo alla cosiddetta "scuola a singhiozzo", ossia l'alternanza tra didattica a distanza e quella in presenza, così come previsto dalle misure di contenimento del covid 19. Nel documento i ragazzi bocciano le lezioni in presenza e chiedono di mantenere la Dad fino alla conclusione dell'anno scolastico. "Desideriamo da mesi tornare in presenza - scrivono -. Tuttavia, la grottesca alternanza presenza-Dad, nonostante l'impegno di tutti, sta minando il nostro equilibrio psicologico e mettendo a dura prova le nostre capacità di apprendimento. Misure che sulla carta funzionano, dal punto di vista matematico ineccepibili, non possono essere freddamente applicate alla scuola. Abbiamo la sensazione, a volte, che chi parla a nome della Scuola non abbia a cuore per davvero il nostro benessere ma voglia affermare principi astratti, funzionali a politiche contingenti dell’uno o dell’altro schieramento. La scuola, invece, siamo noi: dirigente, docenti, personale tutto e studenti. Richiediamo, - concludono - di continuare la didattica a distanza finché non sarà possibile essere tutti a scuola in sicurezza. Ogni altra soluzione, al momento, non fa che rendere più difficile, tormentata, ansiogena la nostra vita scolastica". La richiesta esplicita degli studenti potrebbe avere degli effetti nei prossimi giorni. Orlando infatti annuncia un confronto con gli altri sindaci. "Questi studenti e studentesse hanno dimostrato un vero amore per la propria scuola e per la scuola in generale - ha dichiarato Orlando - un amore per la cultura indissolubilmente legato all'amore per la vita e, quindi, per la salute di tutti e di ciascuno. Le argomentazioni contenute nel documento che mi hanno sottoposto hanno una profonda validità, motivo per il quale le condividerò con gli altri sindaci e con tutte le altre Istituzioni competenti a decidere le modalità di svolgimento dell'attività didattica".