Lunedì 8 marzo, a partire dalle ore 8, piazza Verdi a Palermo, si colorerà di rosa e rosso, e in mezzo il blu intenso della Polizia di Stato. La giornata internazionale della donna sarà l’ennesima occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su due temi che, ormai da anni, stanno a cuore alla società civile e quindi anche alla Polizia di Stato: la donazione di sangue e la prevenzione dei femminicidi e di ogni altra forma di violenza di genere. Ancora una volta, l’uniforme della Polizia di Stato, insieme a quella dei Vigili del Fuoco, ma soprattutto l’esperienza e la sensibilità delle loro donne e dei loro uomini faranno da testimonial ad una manifestazione nata con lo scopo di spingere la gente a donare il sangue. Con la manifestazione “La donazione si tinge di Rosa”, l’associazione di volontariato “Donatorinati” della Polizia di Stato ha voluto organizzare nelle piazze di alcune città italiane, Palermo tra queste, una raccolta straordinaria di sangue con le donne protagoniste, avvertendo nella donazione una urgenza che, ai tempi dell’emergenza covid, è divenuta impellenza sanitaria: infatti, anche le donazioni hanno subito un rallentamento, legato, per esempio, all’impossibilità di uscire di casa o di avere accesso alle autoemoteche perché affollate. Ciò ha determinato una riduzione delle scorte di sangue, con potenziali ricadute anche sulle terapie trasfusionali. Una autoemoteca della “Frates” sosterà in piazza Verdi nel corso della mattina dell’8 marzo ed offrirà ai cittadini che vorranno e che saranno nelle condizioni di farlo la possibilità di donare il sangue. In prima fila, tanti poliziotti e, soprattutto, tante poliziotte provenienti da uffici e specialità della Polizia di Stato cittadine, che hanno già comunicato di volere aderire all’iniziativa. Nelle stesse ore e nello stesso luogo, l’autoemoteca di “Donatorinati” sarà affiancata dal Camper della Polizia di Stato, testimonial di una fortunata ed itinerante campagna diffusa su scala nazionale ed avente ad oggetto la prevenzione della violenza sulle donne. “Questo non è amore” è divenuto, da qualche anno ad oggi, uno dei refrain più replicati sui social, non soltanto della Polizia di Stato, diventando oltre che una campagna informativa, un vero e proprio grido di rivalsa e riscatto per tante donne, anche palermitane, convinte a rompere le catene della soggezione e denunciare le violenze subite. Il camper protagonista della campagna “Questo non è amore” è l’ufficio mobile che la Polizia di Stato metterà a disposizione delle donne che volessero denunciare vessazioni e soprusi domestici ad una equipe ed a personale specializzato nell’accogliere queste delicate testimonianze di vita. Medici, psicologi ed investigatori della Polizia di Stato cercheranno di trasmettere agli utenti tutta la loro professionalità, con lo scopo di rendere naturale e spontaneo ciò che, spesso anche per anni, il pudore e la vergogna hanno sottaciuto.