Un crac da 600 mila euro, in gran parte relativi a tasse e oneri contributivi non pagati. Come scrive Leopoldo Gargano sul Giornale di Sicilia, una perquisizione in casa dell’ex calciatore del Palermo Gaetano Vasari ha fatto scoprire parte della contabilità del suo panificio che non si trovava da nessuna parte. Quattro quaderni che hanno fornito agli investigatori nuovi indizi per ricostruire la presunta bancarotta compiuta da uno dei giocatori più amati della storia rosanero. Appese le classiche scarpette al chiodo, Vasari ha avviato un’attività commerciale, un grande panificio in via De Gasperi, a due passi dalla stadio, naufragata però tra i debiti. Un primo fallimento della società «Pane…pizza e… srl» risale al novembre 2017, a questa poi sono subentrate altre due sigle «Caldo Pane» e «Caldo Pane soc.coop» che secondo la ricostruzione dell’accusa sono servite a distrarre beni e capitali della prima azienda fallita, da qui l’accusa di bancarotta che ha spedito agli arresti domiciliari l’ex rosanero.