Omicidio a Caccamo, l'interrogatorio del fidanzato accusato: "Distrutto dalla perdita di Roberta"
«Davanti al pm che lo interrogava, Pietro era distrutto per la perdita della sua fidanzata. Così come è distrutta tutta la sua famiglia». Lo dice l'avvocato Giuseppe Di Cesare, che insieme alla collega Angela Maria Barillaro difende Pietro Morreale, fermato oggi su provvedimento della procura di Termini Imerese e accusato di aver ucciso e occultato il cadavere della diciassettenne Roberta Siragusa. Domani sono previste l’udienza di convalida del fermo e l'autopsia che sarà eseguita all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo. Don Domenico Bartolone, parroco della chiesa Santissima Annunziata di Caccamo, ha scritto sul suo profilo Facebook che il paese «si è svegliato con una brutta e triste notizia. Un’immane tragedia ha colpito la nostra comunità. Confidiamo nella magistratura affinché venga fatta giustizia per una giovane vita spezzata. Li conoscevo, ero docente di entrambi. Ma li conoscevo pure perché la loro comitiva si riuniva davanti alla chiesa. Adolescenti normali e niente lasciava presagire una tragedia. Roberta era una ragazza sensibile. C'eravamo incontrati qualche giorno fa perché voleva consigli sul suo percorso, sul suo futuro».