Ha rapinato, in piena notte, un giovane in corso Tukory, a Palermo, rubandogli il cellulare e "rivendendolo" a un ricettatore di Ballarò. L'uomo è stato individuato e denunciato dai poliziotti pochi minuti dopo il misfatto, grazie all'autocertificazione anti-Covid presentata a un posto di blocco. Identificato e denunciato anche il ricettatore. Una rapina "mordi e fuggi", quella denunciata qualche notte fa da un giovane palermitano in un posto di polizia. Con la scusa di sapere l'ora, il ragazzo è stato fermato dal rapinatore, che lo ha accostato a bordo di uno scooter. Aggredito, è stato costretto a dare al malvivente il suo cellulare. Durante le concitate fasi della rapina, l’aggressore avrebbe anche tentato di colpire il malcapitato con il casco, prima di darsi alla fuga. Grazie alla dettagliata descrizione della giovane vittima, gli agenti di una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha riconosciuto il rapinatore in un motociclista controllato qualche minuto prima in piazza Montalto e che aveva giustificato la sua presenza in strada (nonostante il coprifuoco) con la necessità di raggiungere una farmacia di turno. Il malfattore, un 26enne è stato raggiunto nel suo domicilio, a Ballarò, che aveva precedentemente attestato nell'autocertificazione presentata al posto di blocco. Il rapinatore è stato trovato con ancora addosso gli abiti usati nella rapina. Messo alle strette, ha ammesso le sue responsabilità ed ha raccontato di avere già “piazzato” il cellulare della vittima ad un ricettatore, anche lui di Ballarò, a cui i poliziotti sono riusciti a risalire. Anche in questo caso, la perquisizione domiciliare è andata a buon fine e ha portato al rinvenimento del cellulare che è stato riconsegnato al legittimo proprietario. I due giovani sono stati denunciati, rispettivamente per i reati di rapina e ricettazione.