«Stiamo assistendo a una preoccupante recrudescenza della pandemia, soprattutto in Sicilia, appena dichiarata zona rossa. Non sono esenti dal contagio anche le nostre comunità e i nostri presbiteri. La pandemia continua a modificare lo stile di vita di tutti con notevoli ricadute in diversi ambiti: sanitario, lavorativo, economico, familiare, scolastico, universitario. Ovviamente ne sta risentendo anche l’azione pastorale, costringendoci a limitare gli incontri in presenza e a sviluppare modalità diverse per sostenere comunque la vita comunitaria. Siate particolarmente prudenti». Così l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, che ha scritto al clero.
Poi elenca le regole da seguire: «La Comunione va sempre data nelle mani e la mascherina va sempre tenuta durante la distribuzione e fatta mantenere alle persone in chiesa per tutta la celebrazione dell’Eucarestia. Vi ricordo, inoltre, che non sono ancora permessi gli incontri di catechesi o di formazione in presenza».
Stesso divieto vale per la catechesi «in preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana» e per i corsi prematrimoniali che vengono organizzati online. L’arcivescovo di Palermo invita il clero a diffondere la preghiera da lui composta «In questo tempo di prova». E conclude: «Vi chiedo di rendere partecipi tutti i fedeli dei sentimenti di vicinanza spirituale del vescovo».
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