Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Palermo, la badante simula una rapina e il marito fa sparire oggetti preziosi in casa di un anziano

Tre palermitani, A.G. 40enne. C.C. 45enne e O.N. 43enne, tutti incensurati, sono stati arrestati dalla polizia e posti ai domiciliari con l'accusa di furto in concorso aggravato dall’essere stato commesso con abuso di relazioni domestiche, approfittando di circostanze di persona tali da ostacolare la privata difesa, in danno di una persona anziana. I fatti risalgono al 24 marzo 2019 quando la badante 43enne della vittima denunciò una rapina, commessa da uno sconosciuto che, dopo averla confinata all’interno di una stanza dell’abitazione dove prestava servizio di assistenza ad un anziano cittadino con problemi di deambulazione, sottrasse una cassetta metallica contenente denaro, orologi di pregio e monili, per un valore complessivo di circa 30 mila euro. Dalle investigazioni della Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. “Libertà”, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, sono emersi numerosi dubbi sulla versione resa dalla badante. Tra gli altri particolari, è stato, infatti notato che: sulla porta blindata non c'erano segni di effrazione, ne una presunta forzatura legata al ritrovamento di un frammento di lastra radiografica, quest’ultima quindi presumibilmente abbandonata ad arte per simulare la rapina. Dai sopralluoghi è poi emerso che la stanza messa a soqquadro era quella dove erano custoditi i preziosi; la visione delle immagini registrate dalle telecamere condominiali ha chiarito come le fasi dell’ingresso e dell’uscita del rapinatore siano avvenute in un lasso di tempo molto breve ed incompatibile con le fasi di una rapina. Da questo è stato desunto che il reato è stato compiuto da persona che sapeva come muoversi e quindi profonda conoscitrice dei luoghi. Si è, infine, giunti alla determinazione che quanto dichiarato dalla badante fosse una messa in scena ed i successivi riscontri hanno condotto i poliziotti alle identità dei due complici ed alla reale natura del reato, un furto aggravato, compiuto fisicamente da A.G., con la collaborazione della domestica, O.N., “basista” del colpo e del marito di quest’ultima  C.C..

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