Quattro medici del Policlinico di Palermo sono stati rinviati a giudizio dal Gup del tribunale Piergiorgio Morosini: l’accusa è di omicidio colposo, perchè i quattro, in servizio nel dipartimento Chirurgia generale d’urgenza, avrebbero provocato la morte di una donna di 70 anni, Rosaria Venutelli, spirata il 12 dicembre 2017 nelle cliniche universitarie del capoluogo siciliano. Il processo è stato fissato davanti alla quarta sezione del Tribunale, in composizione monocratica, e inizierà il 3 marzo prossimo.
Imputati sono Francesco D’Arpa, responsabile dell’unità operativa di Endoscopia digestiva, Gaspare Gulotta, direttore della Chirurgia generale d’urgenza, con i medici Salvatore Napoli e Giuseppe Profita. A denunciarli furono i familiari della vittima, rappresentati dall’avvocato Angelo Mangione. La paziente era stata ricoverata per una colica e di fronte a un aggravamento non fu sottoposta a una «nuova e adeguata» terapia antibiotica che avrebbe potuto evitarle la morte, nè alla rimozione della colecisti. Rosaria Venutelli sarebbe stata uccisa, secondo la consulenza fatta svolgere dal pm Daniele Sansone (che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio) da un’infezione, uno «stato settico diffuso» che avrebbe colpito più organi.
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