L'inchiesta sui Tuttolomondo si allarga. Gli inquirenti della procura sono infatti convinti che i due fratelli non abbiano fatto tutto da soli e, dunque, come scrive Leopoldo Gargano sul Giornale di Sicilia in edicola, hanno messo sotto inchiesta altri tre professionisti, accusati a vario titolo di avere favorito la grande truffa.
Oltre a Roberto Bergamo, Tiziano Gabriele e l’avvocato Antonio Atria, che sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, sono ora finiti nell’elenco degli indagati anche il consulente fiscale Fabio Anzellotti, 51 anni, l'amministratore unico dell’Us Palermo dal 12 agosto al 27 settembre 2019, Flavio Persichini, 45 anni, e il commercialista, Michele Castaldo, di 53 anni.
Secondo i finanzieri del comando provinciale diretti dal generale Nicola Quintavalle Cecere, i tre avrebbero collaborato al progetto dei Tuttolomondo di distrarre gli ultimi soldi rimasti nelle casse rosanero, «razziando», questo il termine usato dagli inquirenti, circa 340 mila euro per consulenze fasulle.
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