Coronavirus, in Rsa di Marineo 8 positivi. I familiari: "Da 15 giorni bloccati nella struttura"
Alla Comunità Alloggio Villa Luisa di Marineo otto anziani di cui 5 ultranovantenni positivi al Coronavirus attendono da almeno due settimane una soluzione che ad oggi non è arrivata. Bloccati dentro la struttura in una specie di "limbo" di attesa che non trova fine. E il tempo passa inesorabilmente. Sono i familiari a lanciare il grido d'allarme e chiedere il ricovero in una struttura ospedaliera idonea. Viceversa vi è il rischio che dal dramma si passi in tragedia. "Da almeno quindici giorni aspettiamo che a mia mamma di ottantasette e positiva al Covid 19 - dice una disperata signora di mezza età - possa essere garantito il diritto alla salute in un un ospedale idoneo. E non solo a lei ma a tutte gli anziani che lì dentro rischiano di morire. La situazione è drammatica: gli operatori anch'essi positivi al Covid sono allo stremo. Noi familiari stiamo vivendo momenti drammatici. I nostri cari vivono quotidianamente in attesa di una soluzione che non arriva. Ricordo che le persone alla loro età già dei per sé sono fragili e non trovano sostegno nemmeno in noi parenti che ovviamente non possiamo entrare". Il Centro Villa Luisa è praticamente blindato e al momento non si hanno notizie di provvedimenti da parte del Dipartimento di Prevenzione dell'ASL di Misilmeri o Palermo. "Il tempo scorre e l'inquietudine regna sovrana - dice il nipote di un ospite della struttura- attendiamo risposte da settimane. Attendiamo, appunto... Ma non arriva nulla". "Dopo settimane di battaglie - dice Franco Ribaudo, sindaco di Marineo - la dottoressa Curcurù, direttrice del dipartimento di prevenzione dell'Asp del capoluogo, aveva assicurato che entro oggi 7 ottobre dovevano arrivare un infermiere e un operatore sanitario per sostituire i tre operatori che sono positivi al Covid dal 21 settembre e oggi allo stremo delle forze". Fino a ieri sera, nonostante le rassicurazioni pervenute dagli organi sanitari non vi erano novità, tutto tace drammaticamente e nemmeno l'ombra di un operatore che arrivi in aiuto. Il sindaco Ribaudo non molla e anzi promette per domani un'altra giornata di battaglia presso gli organi competenti.