Coronavirus: il nosocomio Partinico diventa Covid hospital, rimane aperto il pronto soccorso
Torna ad essere un Covid hospital il nosocomio di Partinico. Dalle 10 di oggi è stato sospeso il ricovero di pazienti da dove sono stati trasferiti tutti i degenti - e anche le attività ambulatoriali - a causa della decisione di trasformare gran parte dell’ospedale in struttura Covid per tutta la provincia di Palermo. «Per conciliare l’esigenza assistenziale dei cittadini e assicurare, al tempo stesso, una copertura efficace dei posti-letto per pazienti Covid positivi nell’ambito della Provincia - a seguito di un confronto con il commissario ad acta Renato Costa, l’assessorato alla Salute e le direzioni di strutture complesse del nosocomio - è stata definita una nuova organizzazione dell’ospedale di Partinico». Lo rende Asp di Palermo. Dopo il trasferimento dei degenti avviato da questa mattina, la struttura avrà 34 posti letto Covid che, in base all’andamento epidemiologico della pandemia, potranno essere estesi fino ad 80. A tale dotazione vanno ad aggiungersi 30 posti letto di terapia intensiva e 4 di semi-intensiva, sempre per pazienti Covid. Il servizio psichiatrico di diagnosi e cura sarà adibito esclusivamente al ricovero dei pazienti psichiatrici Covid positivi provenienti da tutta la provincia. Accogliendo le richieste dei sindaci del comprensorio il pronto soccorso di Partinico continuerà ad essere aperto ai cittadini avvalendosi di tutte le consulenze specialistiche, utilizzando un’ampia area grigia predisposta dalla Protezione Civile con tre strutture esterne all’area di emergenza e utilizzando il servizio di radiodiagnostica dell’ospedale, in attesa di acquisire una Tac radiomobile destinata alle emergenze-urgenze). Saranno, inoltre, mantenuti 6 posti letto di osservazione breve e sarà anche disponibile a supporto delle prime cure della sindrome coronarica acuta, un posto tecnico a pressione negativa per emergenza non Covid. I pazienti in ricovero ordinario di pediatria, ortopedia, traumatologia dovranno essere trasferiti alla clinica Igea struttura con la quale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per ospitare 12 posti-letto e che continuerà ad accogliere i pazienti non covid che si recheranno al pronto soccorso dell’ospedale: 6 di pediatria e 6 di ortopedia e traumatologia di ricovero ordinario (non Covid). "La gravità della questione - dice Angelo Collodoro, del sindacato Cimo - consiste nel lasciare il pronto soccorso aperto a pazienti con ogni tipo di patologia. È mancato il coraggio di prendere una posizione netta e precisa, ovvero dichiarare Partinico Covid Hospital, ricorrendo ancora una volta a compromessi politici al ribasso". Già nella precedente ondata dell’epidemia il presidio sanitario di Partinico era stato trasformato in Covid hospital.