Il tribunale del riesame ha disposto la restituzione della marijuana light e cannabis sativa e di tutti i prodotti che la Guardia di finanza aveva sequestrato lo scorso settembre al negozio Kali, in via Cavour, a Palermo, accogliendo le tesi dell’avvocato Carmelo Alferi che ha assistito il titolare dell’esercizio commerciale. I prodotti erano stati acquistati da laboratori specializzati, tra i quali dipartimenti di scienze farmaceutiche universitari e che la percentuale di Thc era inferiore al range dello 0.2 % e 0,5% indicato dalla legge. «Dalla nostra ricostruzione - afferma Alferi - appare che nessuna attività illecita possa essere contestata al titolare dell’esercizio che è iscritto dal 21 giugno 2004 alla Camera di commercio di Palermo-Enna come commerciante al dettaglio di generi etnobotanici. La conferma arriva dalle fatture e delle analisi tossicologiche delle sostanze sequestrate». Tuttavia, precisa il difensore, nonostante la produzione delle fatture d'acquisto e delle analisi tossicologiche fatte eseguire dalle ditte venditrici sulle infiorescenze di cannabis sativa L. (Linnei), il provvedimento è stato annullato per vizi di natura formale attinenti al decreto di convalida del sequestro. La materia, ad oggi, rimane res iudicanda. Si rimane in attesa degli ulteriori sviluppi.