Per tumulare le salme nei cimiteri di Palermo c'è un ordine cronologico, che secondo le indagini dei carabinieri del comando provinciale non sarebbe stato rispettato dall’ex direttore dei cimiteri Cosimo De Roberto, arrestato oggi. Il dirigente, come si legge nell’ordinanza del gip Filippo Serio, in difficile condizione economica, avrebbe accettato un prestito non quantificato dall’impresario di onoranze funebri Nunzio Trinca. Pagando 800 e 400 euro i parenti di due defunti avrebbero avuto una corsia preferenziale. Ci sono "dei gruppi di dipendenti comunali del cimitero cittadino di Santa Maria dei Rotoli, - si legge nell’ordinanza - i quali, agendo tra loro con la medesima comunanza di intenti, gestivano in maniera del tutto illecita l’effettuazione di numerose operazioni cimiteriali rendendosi quindi responsabili di condotte penalmente rilevanti". Una gestione, come sostengono il procuratore aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Francesca Mazzocco, che ha creato "la situazione di degrado e malaffare in cui versa, in particolare, il cimitero dei Rotoli". A condurre le indagini, i carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo, da qualche giorno guidato dal neo comandante, il maggiore Salvatore Di Gesare. I militari pedinato i lavoratori della Reset tra i viali del cimitero e in un episodio riportato nell’ordinanza, i carabinieri hanno visto donne che consegnavano soldi al seppellitore Alfonso Intravaia, mentre Girolamo Ingrassia, un altro dipendente, scaricava quatto casse di zinco dai furgoni.