Sopralluogo a sorpresa della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti alla discarica di Bellolampo. Nei giorni in cui il capoluogo siciliano è invaso dall’immondizia - nel centro storico come nelle periferie i cumuli di rifiuti sono in evidenza - il quadro delineato dall’organismo parlamentare è desolante: "è emersa una gravissima situazione di sostanziale blocco dell’impianto, che si riduce di fatto - precisa la Commissione al termine del sopralluogo - a essere un sito di stoccaggio e trasferenza dei rifiuti. Migliaia di tonnellate di rifiuti indifferenziati vengono tuttora stoccate sul piazzale prospiciente l’ingresso dell’impianto, nonchè presso gli spazi del Tmb che è inattivo. L’unico trattamento allo stato possibile avviene tramite un tritovagliatore mobile: parte dei rifiuti, una volta trattata, viene inviata alla discarica Oikos di Catania". La Commissione si era occupata più volte in passato del sito di Bellolampo, la cui situazione appare oggi peggiore rispetto alle visite precedenti. Della delegazione, guidata dal senatore Luca Briziarelli (Lega), ,vicepresidente della Commissione e relatore dell’inchiesta sulla depurazione, fanno parte i senatori Andrea Ferrazzi (PD), Pietro Lorefice (M5S) e Fabrizio Trentacoste (M5S), e la deputata Caterina Licatini (M5S), che ha proposto alla Commissione di avviare l’approfondimento sulla depurazione in Sicilia. "Come Commissione stiamo lavorando da mesi sullo stato della depurazione. Vista la delicatezza e complessità della situazione - dichiara il vicepresidente della Commissione e capo delegazione Luca Briziarelli - abbiamo scelto di andare oltre il programma ufficiale con sopralluoghi a sorpresa, per verificare se quanto dichiarato "sulla carta" corrisponda allo stato reale delle cose. Purtroppo abbiamo riscontrato che non sempre è così, come nel caso del depuratore di Balestrate, la cui gravissima situazione abbiamo sottoposto all’attenzione della magistratura, e della discarica di Bellolampo che continueremo a monitorare. Per questo d’accordo con altri Commissari proporrò ufficialmente che la Commissione autorizzi un’inchiesta sull'intero sistema della gestione integrata dei rifiuti in Sicilia". "La situazione che abbiamo trovato sia sul fronte depurazione sia su quello dei rifiuti è talmente critica - afferma il vicepresidente della Commissione Andrea Ferrazzi - da esigere un ulteriore approfondimento della missione. Per questo nel tornare in Sicilia a breve stiamo valutando di estendere il programma originario e di programmare una serie di audizioni con molti soggetti". "Purtroppo la Sicilia detiene il triste primato del peggior tasso di depurazione, circa il 48%. Il voler porre all’attenzione della Commissione d’inchiesta - dichiara la deputata Caterina Licatini, componente della Commissione - questo rilevante e, purtroppo, perdurante problema è stato uno dei principali obiettivi del mio impegno civile e politico. Il mare è un bene troppo prezioso perchè si possano accettare deroghe alle norme ambientali che lo tutelano dall’inquinamento". "Alla luce di quanto emerso, siamo favorevoli ad ampliare l’inchiesta della Commissione sulla Sicilia anche al ciclo dei rifiuti", dichiarano i senatori siciliani Pietro Lorefice e Fabrizio Trentacoste (M5s).