Coronavirus a Palermo, un sindacato: "Positivo in bus dalla zona rossa all'ufficio immigrazione"
"Abbiamo avuto modo di apprendere come in data odierna un cittadino extracomunitario, provenendo dalla "zona rossa" di missione e carità della comunità di Biagio Conte, abbia raggiunto l’Ufficio immigrazione della Questura di Palermo, attraversando tutta la città a bordo di mezzi pubblici, presentandosi ad uno degli sportelli aperti al pubblico, dove gli operatori di Polizia, solo dopo le previste procedure di identificazione, hanno appreso che era positivo alla Covid-19". Lo scrive in una nota Giovanni Assenzio, segretario provinciale di Palermo del sindacato di polizia Usip. "È di tutta evidenza come tale notizia ci abbia lasciato sbigottiti. La vicenda ci preoccupa, e non poco non solo per gli inevitabili effetti negativi, qualora si riscontrassero soggetti positivi al covid-19 all’interno di tali uffici, quanto, e soprattutto, se dovessero venir meno le profilassi sanitarie previste per l'ufficio con l’espletamento dei tamponi per tutti quei colleghi che hanno avuto contatti con il soggetto - aggiunge Assenzio - Anche la scorsa settimana non sono mancate forti criticità nelle operazioni di sbarco, dalla nave "Allegra" di GNV, dei migranti posti in quarantena, per la troppa confusione ingenerata e per le condizioni precarie, sotto il profilo sanitario, in cui hanno operato i colleghi. Alla luce di quanto sopra esposto, l’Unione Sindacale Italiana Poliziotti chiede di conoscere quali misure ha adottato e intende adottare la Questura di Palermo per la salvaguardia della salute dei colleghi dell’Ufficio Immigrazione, notoriamente molto esposti per l’attività cui sono chiamati a svolgere". Dalla questura di Palermo nessuna replica.