Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

Emergenza rifiuti a Palermo, pugno duro Rap: "Licenzieremo chi fa ostruzionismo"

I 26 casi di Coronavirus all'interno della Rap e le numerose assenze tra i dipendenti stanno mandando in tilt la raccolta dei rifiuti a Palermo. L'immondizia non raccolta supera ormai le 2 mila tonnellate e la Rap ha deciso di utilizzare il pugno duro contro una decina di dipendenti responsabili di "atteggiamenti ostruzionistici" che hanno "rallentato o impedito" la raccolta della spazzatura. In un report sull'emergenza inviato al sindaco Leoluca Orlando, agli assessori al ramo e per conoscenza al prefetto e ai vertici dell'Asp, il presidente Giuseppe Norata e il direttore generale Roberto Li Causi hanno rilevato una serie di "assenze ingiustificate" dopo il focolaio scoppiato in azienda. Al momento sono circa 950 i dipendenti sottoposti a tampone e a test sierologico e per completare i test su tutti i lavoratori ci vorranno altri tre giorni. Il lavoro delle due ditte private non è bastato a coprire le numerose defezioni e negli ultimi giorni, tra malattia, legge 104 e quarantena, la Rap ha dovuto fare i conti con carenze d'organico del 40-50%. A queste si aggiungono assenze "sospette": venerdì ad esempio mancava il 70% degli autisti e le visite fiscali al momento sono bloccate. "In un momento particolarmente delicato per la nostra comunità, la Rap e la grande maggioranza dei suoi lavoratori stanno facendo uno sforzo straordinario - ha scritto Li Causi in una lettera al personale -. Uno sforzo che ha accanto sia il socio Comune di Palermo sia la Prefettura, che anche oggi, in un giorno estremamente impegnativo per la città, ha mostrato grandi attenzione e disponibilità di cui siamo grati . Sono certo che i lavoratori e le organizzazioni sindacali sapranno mostrare grande sensibilità e professionalità, mostrando che nonostante le difficoltà l'azienda può rispondere al meglio alle esigenze di Palermo". Li Causi richiama al "buon senso e alla buona volontà", poi scatterà la tolleranza zero: "Ulteriori atteggiamenti pretestuosi e ostruzionistici, non potranno che essere oggetto di procedimento disciplinare".

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