Crescono i contagi a Palermo così come la preoccupazione per i ricoveri in terapia intensiva e per i primi casi nel mondo della scuola tra cui quello di una studentessa di Carini. Pieno il reparto dell'ospedale Cervello, il piano predisposto dalla Regione prevede che, in caso di sforamento della capienza all'ospedale di via Trabucco, i pazienti debbano essere trasferiti all’ospedale Civico dove esistono due sale da dodici e venti posti; e, se pure queste dovessero saturarsi, sarebbe l’Ismett, l’Istituto Trapianti, a intervenire con altre undici postazioni. Dal Civico il direttore del reparto di Rianimazione Vincenzo Mazzarese e il direttore generale Roberto Colletti confermano, in un articolo di Fabio Geraci sul Giornale di Sicilia in edicola, che non ci sono degenti ricoverati in terapia intensiva. Ma il sindacato dei medici Cimo attacca, sostenendo che l'ospedale non abbia attivato nulla per i malati Covid. "Se dovesse arrivare un paziente da intubare non saprebbe dove ricoverarlo", denuncia il vice segretario regionale Angelo Collodoro. Un'accusa alla quale l'azienda non risponde. Intanto, i riflettori sono accesi sul mondo della scuola, che ufficialmente riparte lunedì anche se la maggior parte degli istituti di Palermo apriranno le porte agli studenti il 24, dopo il referendum. La preoccupazione cresce dopo 3 casi di Coronavirus registrati ieri. Fra questi c'è anche una liceale di Carini. Gli altri due casi sono un bidello della scuola Colozza-Bonfiglio e una docente dell'istituto tecnico commerciale di Partinico e un giovane liceale di Carini.