Cento mascherine chirurgiche, non a norma di legge, sono state sequestrate dai finanzieri a Partinico, presso un negozio di abbigliamento. Dai controlli è emerso che l’amministratore dell’azienda aveva immesso in commercio le mascherine chirurgiche nonostante il parere contrario da parte dell’Ente competente. Ulteriori approfondimenti hanno permesso di appurare la non validità della dichiarazione di conformità del marchio CE apposto sui dispositivi protettivi, in quanto la società emittente non è risultata accreditata per tale tipologia di servizio. I finanzieri hanno reso noto che "atteso l’indebito utilizzo da parte dell’importatore e dei commercianti, che avevano già utilizzato la predetta dichiarazione per scopi pubblicitari e certificativi del marchio della Comunità Europea, la società emittente aveva decretato la definitiva invalidità della dichiarazione di conformità del marchio CE". Le mascherine chirurgiche, prevalentemente destinate ai dipendenti e alla clientela dell’esercizio commerciale, sono risultate prive di qualsiasi certificazione di conformità attestante la sicurezza dei dispositivi e, dunque, sono state sottoposte dai finanzieri a sequestro amministrativo. Il rappresentante legale dell’impresa, B.M., 43enne, è stato segnalato alla Camera di Commercio competente e scatterà una sanzione pecuniaria che va dai 21.400 euro ai 128.400 che è disposta per chiunque immette in commercio o mette in servizio dispositivi medici privi della marcatura CE o dell'attestato di conformità.