Nubifragio a Palermo, chiesto lo stato di calamità. Il prefetto: "Vittime ancora non escluse"
All'indomani del nubifragio che ha colpito la città di Palermo, causando ingenti danni, il prefetto non esclude che possano esserci delle vittime. Occorre infatti prosciugare interamente il sottopassaggio, prima di avere la certezza che nessuno abbia perso la vita. Intanto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in una riunione in prefettura, ha chiesto lo stato calamità naturale per accelerare le procedure ed i rimborsi. La richiesta è stata anticipata ai ministri per l'Ambiente, Sergio Costa, e per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, che hanno assicurato massima disponibilità e l'attenzione del Governo nazionale. "Il sottopassaggio deve essere interamente prosciugato per escludere che ci possano essere ancora dei corpi. Su questo siamo in attesa, fiduciosi, perchè vorrà dire che tutte le persone sono riuscite a mettersi in salvo", ha detto Forlani, ospite di un forum organizzato dall’Agenzia Italpress. "Le verifiche dei vigili del fuoco - ha aggiunto il prefetto - si sono concentrate nel sottopasso in cui un testimone ha detto di avere visto delle persone. Il prosciugamento sta andando avanti, il livello delle acque si sta abbassando e anche l’attività di ricerca sta dando risultati incoraggianti perchè le auto che sono state estratte non avevano nessuno all’interno. Nel sottopassaggio, una volta liberato dall’acqua, potrà anche essere ripristinata la viabilità. Si sta lavorando, infatti, per liberare dal fango il tratto di strada in direzione Trapani - ha detto ancora il prefetto -. L’impegno che è stato preso è quello di provare nel giro di qualche giorno a ripristinare la circolazione, compresa la rimozione delle auto rimaste allagate nei tre chilometri più colpiti". "Il bilancio dei danni del nubifragio è ancora in via di definizione. Durante la riunione del centro coordinamento soccorsi, oggi in Prefettura, il Comune si è riservato di fare un primo bilancio", ha detto il prefetto."Sono stati centinaia - ha aggiunto Forlani - gli interventi dei vigili del fuoco in tutta la città, anche con la collaborazione delle colonne mobili dei Comandi delle altre province. E’ stato necessario rispondere a richieste di aiuto per allagamenti, muri pericolanti, stabilità degli edifici. A queste attività si aggiungono quelle di assistenza alla popolazione da parte del Comune". A 24 ore dal nubifragio, sindaco e vicesindaco hanno partecipato a due distinte riunioni, una svoltasi in prefettura e l'altra a Palazzo delle Aquile. Orlando ha inoltre disposto che venga attivato un indirizzo e-mail per raccogliere tutte le segnalazioni di danni ad immobili ed autoveicoli per la costituzione di un dossier a supporto della richiesta dello stato di calamità e per una più precisa quantificazione dei danni. “La situazione che abbiamo vissuto ieri - ha dichiarato il sindaco - è la prova del fallimento del Commissariamento del 2015 che, come allora denunciammo, era solo una mossa politico-affaristica frutto dello “stato di calamità istituzionale” degli anni del Governo Crocetta. Se il Governo nazionale e quello regionale vogliono segnare davvero il cambiamento, dimostrino che le strutture Commissariali da loro gestite sono in grado di recuperare i quasi cinque anni perduti su tutti i fronti e lo facciano coinvolgendo, a Palermo come in decine di altri comuni siciliani, i sindaci che subiscono la vergogna di un Commissariamento continuo e ampiamente improduttivo. Mentre a Genova, la struttura Commissariale che coinvolge il Sindaco e la città ha prodotto i risultati a tutti noti per la ricostruzione del Ponte Morandi, in Sicilia i Sindaci sono del tutto esautorati dal proprio ruolo amministrativo e gestionale, pur dovendo rispondere politicamente di quanto avviene in città, proprio in settori di fondamentale importanza per la prevenzione di catastrofi naturali” . Intanto, a Palazzo delle Aquile, il vicesindaco Fabio Giambrone ha incontrato i vertici delle società partecipate e di diverse aree organizzative dell'amministrazione per fare il punto operativo della situazione. In particolare, con Amat e Polizia municipale si è discusso della rimozione delle auto danneggiate, secondo l'ordine cronologico delle richieste pervenute alla Centrale Operativa di via Dogali. L'AMG si sta occupando di verificare la sicurezza della pubblica illuminazione, l'Amap dell'accesso ai sottopassi per la riattivazione degli impianti e, con Rap, lavorerà a supporto dei Vigili del Fuoco per la rimozione del fango, la pulizia e la riparazione delle strade che dovessero risultare danneggiate. I Servizi sociali del comune saranno a supporto alle famiglie che hanno subito danni agli appartamenti. L'Area del Verde e la Reset, nel frattempo, stanno procedendo a testare la stabilità delle alberature potenzialmente danneggiate dall'alluvione. Il Coime, infine, provvederà a fornire mezzi ed uomini a supporto di tutte le sopracitate attività.