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Amianto nel parco Cassarà, assolti tre imputati accusati di falso e disastro a Palermo

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Palermo, Michele Guarnotta, ha assolto l’architetto dirigente del Comune di Palermo, Vincenzo Polizzi, difeso dagli avvocati Roberto Mangano e Maria Luisa Martorana, e gli imprenditori Francesco e Filippo Chiazzese. Le accuse andavano dal falso ideologico al disastro doloso.

La vicenda riguardava i lavori per la realizzazione del Parco urbano d’Orleans, intitolato al vicequestore Ninni Cassarà, ucciso dalla mafia il 6 agosto 1985. La struttura, che sorge nella vastissima area compresa tra la presidenza della regione e l’università di Palermo, non è mai di fatto stata aperta per la presenza di numerosi depositi di amianto, accumulatisi nel tempo a causa della incuria e dell’abbandono in cui i terreni erano rimasti per decenni. Attualmente il parco Cassarà è sequestrato e in attesa dei lavori di rimozione sicura dell’amianto e degli altri materiali pericolosi che vi si trovano. Proprio per i lavori diretti a eliminare le sostanze nocive era stata aperta una inchiesta e i tre imputati avevano chiesto e ottenuto il rito abbreviato.

I legali di Polizzi hanno dimostrato che l’architetto non si è reso responsabile di alcuna falsa attestazione, nè del disastro doloso. I Chiazzese erano stati gli esecutori dei lavori, mentre Polizzi era responsabile unico del procedimento per la realizzazione del Parco urbano.

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