Mario Biondo non si è suicidato. Lo ripete ancora una volta la famiglia del cameraman palermitano trovato morto a Madrid nel 2013. Sono passati sette anni dalla morte di Mario Biondo e dopo la terza autopsia sul suo corpo, si torna a parlare dei tanti punti oscuri sulla vicenda. Gli inquirenti sostengono si sia trattato di suicidio, ma la famiglia non accetta questa conclusione, convinta, invece, che si sia trattato di omicidio. Dopo 7 anni, il caso oggi sembra in una fase di stallo. «Mario aspetta giustizia e io non mi arrenderò mai», ha scritto qualche giorno fa in un post su Facebook Emanuela Biondo, sorella di Mario. E a rallentare i tempi è subentrata anche l'emergenza Coronavirus: «A che punto siamo? Fermi come se fosse ancora fine febbraio - spiega la madre Santina Biondo -, l’emergenza Covid purtroppo ha bloccato tutto, giustizia compresa. Ci tocca aspettare che la macchina giudiziaria si rimetta in moto per darci le risposte che attendiamo». La famiglia si scaglia anche contro l'ipotesi che Mario facesse uso di stupefacenti. A sollevare questa pista era stata la moglie del cameraman, Raquel Sanchez Silva, showgirl spagnola sposata con Biondo dal 2012. Dopo qualche giorno dal ritrovamento del cadavere, infatti, la donna aveva lasciato intendere alla polizia che il marito fosse un consumatore abituale di cocaina. A fugare ogni dubbio, i risultati di un esame tossicologico, dal quale si evince che "Mario non era un assuntore di cocaina o alcolici". Concetto che la famiglia tende a puntualizzare. “Mario non aveva nessun motivo per suicidarsi. Aveva appena venduto un nuovo programma scritto da lui, stava organizzando le vacanze a Formentera e la sera prima di morire aveva passato più di un’ora a messaggiare serenamente con i suoi fratelli”. Queste le parole pronunciate dalla madre, Santina Biondo, nelle puntata de Le Iene andata in onda in 2 giugno. La versione del suicidio sembra incompatibile anche con la scena del rinvenimento del cadavere della vittima. Sembra che Mario si sia impiccato nella sua abitazione. A far sorgere dubbi sul fatto che si sia trattato realmente di suicidio, il perfetto ordine degli oggetti della libreria alla quale il cameraman era legato per il collo, con una pashmina di seta. Gli ematomi sul collo e sulla tempia e il nodo del foulard sembrano decisamente incompatibili con la morte per impiccamento. Un altro giallo che avvolge la morte di Mario Biondo riguarda l'ora del decesso. Sembra, infatti, che tre diversi documenti riportino orari differenti tra di loro. Intanto rimane anche da chiarire dove si trovasse la moglie Raquel in quella notte misteriosa.