I tanti bambini audiolesi della città e non solo da ieri sono tutti un po’ più soli. Hanno perso un punto di riferimento, perchè Salvatore Cusimano, 50 anni, era anche questo, per loro e per le loro famiglie. Non era solo un dottore, ma era un amico per i suoi pazienti, piccoli e non.
Salvatore Cusimano non è riuscito a vincere la sua battaglia contro la morte, nel reparto di rianimazione dell'ospedale Villa Sofia, dove era ricoverato da dieci giorni, dopo un incidente stradale, che se l’è portato via per sempre. Uno schianto con ancora diversi punti ancora da chiarire. Come si legge in un articolo di Luigi Ansaloni sul Giornale di Sicilia, Salvatore Cusimano era un audiologo otorino, vicedirettore sanitario presso l’equipe plurispecialistica dell’istituto dei ciechi “Florio Salamone”.
“Io coordino un’unità riabilitativa a Brescia (“Bambini in braille” ndr), oltre che lavorare in città presso istituto dei ciechi - ricorda Renato Pantaleo, musicoterapeuta clinico presso l’equipe plurispecialistica dell’istituto dei ciechi Florio Salamone e coordinatore “Bambini in Braille” Brescia, suo amico di vecchia data -. Lo scorso anno abbiamo organizzato un gemellaggio con la mia unità di Palermo, sono venuti alcuni pazienti e famiglie di Brescia, abbiamo organizzato uscite in barca a vela, esperienze a cavallo, e tante attività. Lui si è prodigato volontariamente, ha eseguito screening, è venuto in barca con le famiglie e i bambini, per le famiglie di Brescia, è stata un’esperienza indimenticabile - conclude Pantaleo -. Una delle persone più generose mia conosciute, mi piacerebbe fosse ricordato così. Era sempre disponibile anche disinteressatamente per chiunque avesse bisogno ed era davvero il punto di riferimento di molte famiglie palermitane di bambini audiolesi”.
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