La terza sezione della Corte d’appello di Palermo ha confermato le condanne di quattro persone di Partinico, tra cui una donna, accusate di un pestaggio a sfondo razziale, avvenuto la notte di Ferragosto del 2018, nella spiaggia di Ciammarita, a Trappeto. Le vittime furono sei giovani - tutti minorenni - originari del Gambia, che si erano uniti ai festeggiamenti del 15 agosto ma che furono oggetto di un’aggressione del branco. Nella stessa zona pochi giorni prima era stato aggredito e pestato un altro giovane, Khalifa Dieng, allora di 18 anni, senegalese: anche i suoi picchiatori sono stati individuati e condannati, in un altro processo. Il collegio presieduto da Antonio Napoli, in abbreviato, ha condannato Emanuele Spitalieri a 4 anni e 3 mesi, la moglie Valentina Mattina a 3 anni e i fratelli Salvatore e Roberto Vitale a 4 anni ciascuno. Tutti e quattro si trovano ai domiciliari. I giudici hanno tenuto conto dell’aggravante dell’odio razziale e hanno confermato il diritto al risarcimento per le vittime, costituire parte civile assieme al Comune di Partinico e alla Città metropolitana (l'ex Provincia di Palermo).