"Questa indagine ha fatto emergere come siano sempre pochi i soggetti che effettuano denunce a seguito delle estorsioni subite". Lo ha detto il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, nel corso della conferenza stampa sul maxiblitz antimafia che ha portato all’arresto di 90 persone in tutta Italia.
"Il modus operandi dell’organizzazione mafiosa, capace di entrare in contatto con tutti i settori, costituisce un rischio aggravato quando riprenderanno le attività che hanno subito le conseguenze del lockdown", ha aggiunto.
"La mafia esiste e continua ad operare cercando di prosperare sulle spalle dei cittadini onesti - ha poi detto -. Le numerose attività illecite presenti nell’ordinanza e portate avanti da questi soggetti fanno ben comprendere come vi fosse un controllo capillare del territorio da parte dell’associazione mafiosa", ha aggiunto Lo Voi.
“L’operazione antimafia con 90 arresti in tutta italia e che ha visto coinvolti anche mafiosi dei quartieri dell'Arenella e dell'Acquasanta di Palermo dimostra purtroppo che il controllo della criminalità organizzata sull’economia è ancora forte e ben radicato sul territorio e non si può abbassare la guardia”. Sono le parole del Presidente Nazionale di Assoimpresa Mario Attinasi in merito al blitz antimafia di oggi che ha portato in manette 90 persone.
“Ringraziamo gli inquirenti e le forze dell’ordine per l’azione incessante di contrasto che viene portata avanti – sottolinea Mario Attinasi – e lanciamo un appello ai commercianti: denunciare il pizzo è un obbligo non solo legale ma anche morale, sia nei propri confronti ma soprattutto nei confronti degli imprenditori che scelgono di stare dalla parte della legalità”. Il Presidente di Assoimpresa conclude: “Non sono più accettabili atteggiamenti di sudditanza da parte dei commercianti, occorre una nuova cultura d'impresa che si fonda sui concetti di legalità ed etica sociale, usando tutti gli strumenti messi a disposizione dallo Stato”.
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