Palermo

Martedì 26 Novembre 2024

Soccorritori con l'attestato falso, la maxi truffa di una finta Onlus all'Asp di Palermo: 4 arresti

Quattro persone sono state arrestate per truffa nei confronti del sistema sanitario. Dalle indagini della guardia di finanza è emerso che dietro la Onlus Cuore Giovane (organizzazione non lucrativa di utilità sociale), che svolge per conto dell’Asp di Palermo il servizio di trasporto emodializzati e, per conto della Seus, il servizio di emergenza-urgenza 118 “in eccedenza”, si nascondeva, invece, un’autentica attività d’impresa. Il gip, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo, ha emesso un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe Sammartino, 53enne e della moglie Maria Lunetta di 42 anni, di Gaspare Consiglio, 47enne e di Calogero Alaimo di 58 anni. Obbligo di dimora nel comune di residenza, invece, per il 50enne Gennaro D'Errigo. Sequestrata anche la Onlus Cuore Giovane, che ha sede a Monreale, e oltre un milione di euro quale profitto dei reati contestati. Il gip ha anche designato un custode giudiziario, così da evitare il rischio che i reati contestati possano essere protratti. Dalle indagini del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di polizia economico finanziaria è emerso che la Cuore Giovane era gestita, oltre che prima da Consiglio e poi da Lunetta quali legali rappresentanti, anche, di fatto, da Sammartino, dipendente della Seus. "L’associazione - come evidenzia la guardia di finanza - è stata gestita con scopo di lucro, perseguendo gli interessi privati degli amministratori, in contrasto con le norme del cosiddetto terzo settore e camuffando gli stipendi elargiti ai “volontari” (in realtà dipendenti) come rimborsi". Inoltre, è emerso che al momento della stipula e del rinnovo delle convenzioni con l’Asp, gli indagati hanno prodotto falsi attestati relativi alla partecipazione degli autisti soccorritori e barellieri a corsi "basic life support and defibrillation", formalmente rilasciati da associazioni abilitate, ma di fatto auto-procurati con la complicità di Alaimo (dipendente dell’Asp di Caltanissetta con la qualifica di infermiere) e D’errigo (dipendente della Seus). Proprio grazie a tali false attestazioni la Cuore Giovane Onlus ha potuto accedere alle convenzioni pubbliche, frodando gli stessi enti che le avevano affidato i servizi e ottenendo ingenti fondi pubblici a fronte di servizi resi in assenza dei requisiti richiesti. "Chi ruba soldi destinati alla salute dei cittadini è ladro due volte perché sottrae risorse che, come l'esperienza di queste settimane insegna, sono fondamentali per la erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Se, come nel caso di questa mattina, i protagonisti sono dipendenti del sistema sanitario si impongono decisioni forti che vanno adottate con immediatezza". Cosi l'assessore alla Salute della Regione Sicilia, Ruggero Razza, sull'inchiesta per frode e truffa. "Ringrazio l'autorità giudiziaria e mi complimento con la Guardia di Finanza per la brillante operazione investigativa - aggiunge -. Le autorità tutte sanno che da parte della Regione continuerà ad esserci la collaborazione istituzionale necessaria e doverosa per alzare la barriera della etica pubblica".

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