Palermo

Martedì 30 Aprile 2024

Mafia, aumentata la pena in appello a Giuseppe Greco fratello di un boss di Palermo

Giuseppe Greco

La quarta sezione della Corte d’appello di Palermo ha aumentato la pena a Giuseppe Greco, imputato di quattro estorsioni e ora riconosciuto colpevole di tutte, mentre in primo grado in due casi era stato assolto. La sentenza porta la pena da 9 anni e 6 mesi a 14 anni e 8 mesi: accolto così il ricorso del sostituto procuratore generale Umberto De Giglio e del pm del primo processo, Gaspare Spedale. La sentenza del tribunale risaliva al 24 gennaio dell’anno scorso. Il processo è stato celebrato col rito ordinario, mentre gli altri imputati hanno scelto l’abbreviato. Greco è fratello di Carlo, condannato all’ergastolo per le stragi e per alcuni omicidi degli anni '80 (processo Tempesta). Il dibattimento in cui è stato riconosciuto colpevole è una costola delle operazioni Brasca e Quattro.zero e si è svolto nonostante la sospensione dell’attività giudiziaria, legata al pericolo Coronavirus, per l’imminente scadenza dei termini di custodia cautelare, cosa che avrebbe comportato la scarcerazione dell’imputato. Il pg e i legali, della difesa e di parte civile, si sono presentati in aula con tutti i dispositivi di sicurezza. Una delle vittime delle estorsioni era stata l’imprenditore Pietro Lo Sicco, a sua volta già condannato per concorso esterno e riarrestato nel blitz Cupola 2.0, ma parte civile nel dibattimento), l’altra ai danni della ditta 2T srl. La quinta sezione del. Nel processo contro Greco, Lo Sicco è stato parte civile.

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